Multe, queste qui sono illegali: i comuni ci provano ma non devi pagare I I giudici ti danno ragione
Queste multe sono illegali, se le ricevi non le devi pagare. I comuni spesso ci provano, ma se vai dal giudice ti darà ragione.
Quello dei comuni che fanno un po’ i furbetti per riuscire a spillare dei soldi agli automobilisti è una questione che potremmo ormai definire quasi antiquata. Lo stesso Salvini nella sua opera di rifacimento del codice stradale, ha indicato come sia pratica usuale dei comuni mettere in atto alcuni comportamenti che sono un po’ al di sopra delle regole e l’ignaro cittadino spesso non ne è a conoscenza.
Le casse dei comuni hanno bisogno di essere rimpinguate e allora ecco che i cittadini finiscono per essere i soggetti danneggiati. Ad esempio, negli ultimi anni è quasi impossibile trovare un parcheggio che non sia a pagamento, ma questo ampliamento delle strisce blu è una pratica irregolare. Deve esserci una regolare alternanza tra le strisce blu e quelle bianche affinché sia tutto regolare.
Allo stesso modo, l‘utilizzo massivo degli autovelox ha il solo scopo di colpire l’automobilista che prima o poi viene colto in fallo.
Oltre a tutto questo ci sono poi casi in cui al cittadino vengono inviate delle multe che non devono essere pagate e che possono comunque essere contestate. Ma si deve riconoscere che difficilmente il cittadino contesta una multa, convinto di essere nel torto. Invece in questi casi, avrebbe il favore del giudice.
Sanzioni, come sono decise
A regolare il comportamento di ogni singolo automobilista ci pensa il Codice della Strada, come tutti ben sanno. Ecco, proprio al suo interno, non solo sono presenti le regole da seguire, ma anche e soprattutto quelle che sono le sanzioni che vanno a punire le infrazioni degli automobilisti. Un sistema di punizioni mirato ad evitare che l’automobilista compia più volte la stessa infrazione.
Ovviamente se da una parte ci sono gli automobilisti diligenti, che evitano di assumere comportamenti che vadano contro il codice della strada, ci sono anche i soliti indisciplinati, che continuano imperterriti a infrangere le regole. Ricordiamo a tal proposito che il nuovo codice della strada va proprio a punire comportamenti di questo genere, con sanzioni molto più stringenti.
Il controverso caso delle multe seriali
Il linea teorica le regole presenti sul Codice della Strada sono piuttosto chiari, ma ci sono dei casi in cui sorgono dei contrasti tra la legge del codice e quella che poi viene applicata dai giudici. L’art 198-bis del Codice della Strada indicata come l’accesso ripetuto nelle zone ZTL commesso in buona fede, anche se in tempi diversi veniva ritenuto come un’unica inflazione. Un principio che si ricollega all’art 198 del CdS “chi con una azione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative pecuniarie, o commette più violazioni della stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al triplo“.
Ma nell’atto pratico i ripetuti accessi nella zona ZTL resta valida questa disposizione del comma 2 art 198 “il trasgressore ai divieti di accesso e agli altri singoli obblighi e divieti o limitazioni soggiace alle sanzioni previste per ogni singola violazione“, fatta eccezione il caso in cui le infrazioni avvengano in tempi ristretti, allora vi è una sola trasgressione.