Home » Ok europeo all’ecobonus auto 2025: quasi 600 milioni per la rottamazione

Ok europeo all’ecobonus auto 2025: quasi 600 milioni per la rottamazione

Bouns – fonte_Piraxbay.com – Autoruote4x4.com

Bruxelles approva la revisione del PNRR che trasferisce fondi dalle colonnine elettriche agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici.

Fondi PNRR rimodulati: priorità alle auto elettriche

Il Consiglio Europeo del 20 giugno ha dato il via libera alla riassegnazione di risorse precedentemente destinate all’infrastruttura di ricarica (circa 600 milioni di euro), spostandole verso un programma nazionale per la rottamazione di auto termiche in favore di modelli elettrici. Limitazioni precedenti, come le colonnine, sono state eliminate a favore di un Ecobonus che mira a sostituire circa 39.000 veicoli alimentati a benzina e diesel.

Il piano entra ora nella fase attuativa: il Governo dovrà emanare i decreti entro la scadenza del PNRR (30 giugno 2026) per rendere operativi gli incentivi entro breve. L’obiettivo è evitare un nuovo rallentamento del mercato auto, come avvenuto nel 2024 quando il ritardo degli incentivi ha congelato le vendite.

Bonus fino a 11.000 € per rottamazione con ISEE basso

Secondo le ipotesi del Governo, il nuovo Ecobonus prevede contributi differenziati in base all’ISEE:

  • 11.000 € per chi ha ISEE fino a 30.000 €

  • 9.000 € per la fascia tra 30.000 e 40.000 €

Non sono escluse agevolazioni anche per le micro-imprese che rottamano veicoli commerciali leggeri (N1/N2), con incentivi pari al 30% del prezzo del veicolo, fino a 20.000 €, destinati a imprese con autotreni nuovi ed elettrici.

Verranno considerate per la rottamazione auto omologate fino alla classe Euro 4, o Euro 5 se l’ISEE è inferiore a 30.000 €, a garanzia dell’effettiva riduzione delle emissioni di CO2.

Con questo nuovo piano incentivi, si rafforza l’orientamento verso una mobilità più sostenibile, sostenendo allo stesso tempo il rinnovo del parco circolante. Le misure restano però soggette a decreti attuativi: ora spetta all’esecutivo definire procedure, criteri e tempistiche precise.