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Fratin contro lo stop ai motori termici: “L’Europa superi gli interessi nazionali”

Gilberto Pichetto Fratin – fonte_Ministero della Transizione Ecologica – Autoruote4x4.com

Il ministro dell’Ambiente critica il bando UE del 2035 e rilancia i biocarburanti come alternativa sostenibile.

Il ministro Fratin: “Il bando del 2035 è un’idiozia”

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha espresso forti critiche nei confronti del divieto imposto dall’Unione Europea sulla vendita di nuove auto a motore termico a partire dal 2035. Durante un intervento al Tour d’Europe, evento dedicato alla promozione dei carburanti rinnovabili, Fratin ha definito tale misura “un’idiozia”, sottolineando la necessità di una transizione energetica più ragionevole e meno ideologica .

Secondo il ministro, l’UE dovrebbe adottare un approccio di neutralità tecnologica, evitando di favorire esclusivamente l’elettrico e gli e-fuel, come richiesto dalla Germania, e considerando anche i biocarburanti avanzati come l’HVO (Hydrotreated Vegetable Oil). Questi ultimi, prodotti da oli vegetali e grassi animali trattati con idrogeno, possono ridurre le emissioni climalteranti fino al 95% rispetto ai combustibili fossili. 

Italia in prima linea per i biocarburanti

L’Italia, leader nella produzione di biocarburanti, ha più volte cercato di ottenere il riconoscimento di questi come combustibili neutri in termini di CO₂, ma finora senza successo. Fratin ha evidenziato come la resistenza dell’UE sia dovuta più a interessi nazionali e aziendali che a motivazioni scientifiche .

Il ministro ha inoltre sottolineato che non tutti i cittadini possono permettersi un’auto elettrica, ma tutti desiderano ridurre le emissioni. Pertanto, è fondamentale offrire soluzioni alternative, come i biocarburanti, per una transizione energetica inclusiva e sostenibile .

In vista della revisione del piano Fit for 55 prevista entro fine anno, l’Italia continuerà a promuovere l’inclusione dei biocarburanti tra le soluzioni per la decarbonizzazione del settore dei trasporti, auspicando un superamento dei vincoli ideologici e un riconoscimento del legittimo interesse nazionale.