Riforma del bollo auto: dal 2026 pagamento annuale e nuove regole regionali
Dal 1° gennaio 2026, il bollo auto subirà una trasformazione significativa: addio al pagamento rateizzato, benvenuto al versamento annuale in un’unica soluzione.
Versamento unico e scadenze personalizzate
Con l’entrata in vigore della riforma fiscale, il bollo auto dovrà essere pagato in un’unica soluzione annuale, eliminando la possibilità di rateizzazione quadrimestrale o semestrale. La scadenza del pagamento sarà personalizzata, coincidendo con il mese di immatricolazione del veicolo, semplificando così la gestione per gli automobilisti e migliorando l’efficienza amministrativa delle Regioni.
Questa modifica avrà un impatto anche sulle aziende e le società di noleggio a lungo termine, che dovranno adeguare i propri sistemi di gestione e fatturazione alle nuove modalità di pagamento.
Rafforzamento del principio di territorialità
La riforma introduce un rafforzamento del principio di territorialità: il bollo auto dovrà essere pagato esclusivamente alla Regione di residenza del proprietario del veicolo. Questo cambiamento mira a eliminare la pratica di intestare veicoli in regioni con aliquote più basse e consente alle Regioni di trattenere le risorse generate dalla mobilità sul proprio territorio. Le entrate potranno essere utilizzate per finanziare progetti di sostenibilità, come il miglioramento delle infrastrutture viarie, la riduzione delle emissioni e l’incentivazione del trasporto pubblico locale.
Esenzioni e sanzioni
Nonostante le nuove modalità di pagamento, restano in vigore le esenzioni e le riduzioni per determinate categorie di veicoli. I veicoli elettrici continueranno a beneficiare di esenzioni nei primi anni di immatricolazione, mentre i veicoli ibridi e quelli storici (oltre 30 anni) avranno diritto a sconti o esenzioni, secondo le normative delle singole Regioni.
Il mancato pagamento del bollo auto comporterà sanzioni e interessi: la sanzione standard è pari al 30% dell’importo dovuto, con interessi aggiuntivi. In caso di inadempimento per oltre tre anni, il veicolo verrà radiato dal Pubblico Registro Automobilistico, con conseguente impossibilità di circolazione.