Patente, in tantissimi devono rifare l’esame: non graziano nessuno I Una mazzata pazzesca
Quando si tratta di mettersi alla guida, tutti i documenti relativi devono essere a norma e in corso di validità. Uno in particolare.
La revisione della patente di guida può essere avviata dalle autorità competenti, come gli uffici della Motorizzazione o del Prefetto, in situazioni specifiche. Queste includono dubbi sulla permanenza dei requisiti fisici, psichici o tecnici per la guida, nonché la perdita di tutti i punti sulla patente, come previsto dall’articolo 128 del Codice della Strada.
Nel caso di dubbi sulla idoneità fisica, psichica o tecnica di un conducente, le autorità possono richiedere una visita medica e/o un esame di idoneità tecnica. L’esito di queste valutazioni viene comunicato agli uffici competenti per l’eventuale sospensione o revoca della patente.
La visita medica è sempre obbligatoria in alcune situazioni specifiche, come la guida in stato di ebbrezza grave o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il coma di durata superiore alle 48 ore, le infrazioni commesse da un minorenne che comportano la sospensione della patente e in seguito a un incidente che ha provocato lesioni gravi a persone.
Chi esaurisce tutti i punti sulla patente deve sottoporsi obbligatoriamente a una revisione completa della patente, che include sia l’esame teorico che l’esame pratico per verificare se si soddisfano ancora i requisiti tecnici necessari. Questo vale anche per chi, dopo la notifica della prima infrazione che comporta la perdita di almeno 5 punti, commette altre due infrazioni non contestuali nell’arco di dodici mesi dalla data della prima infrazione, ciascuna delle quali comporta la decurtazione di almeno 5 punti.
Passaggi obbligatori per tutti
L’esame di revisione della patente per motivi tecnici si svolge ora con il metodo informatizzato, con domande estratte da quelle relative all’esame per il conseguimento della patente di riferimento. Le domande sono specifiche per ciascuna categoria di patente, e i quiz sono estratti dal listato corrispondente alla categoria di patente posseduta.
Ad esempio, chi deve sostenere l’esame di revisione per la patente B risponderà alle stesse domande dell’esame per la patente B. Lo stesso si applica ai minorenni e ai titolari di patente AM (ciclomotore), mentre chi deve sostenere una revisione della CQC (Certificazione di Qualificazione del Conducente) troverà domande specifiche sulla guida professionale di veicoli merci o di autobus.
Fondamentale rispettare i tempi
È importante notare che chi riceve il provvedimento di revisione della patente ha 30 giorni di tempo per presentare l’istanza per l’esame, altrimenti scatta la sospensione della patente.
L’istanza deve essere compilata su un modulo specifico e deve includere una copia del provvedimento di revisione, oltre a un eventuale certificato medico se richiesto dal provvedimento. L’istanza ha validità di 1 anno e consente di sostenere gli esami teorici e pratici una sola volta. In caso di bocciatura in uno dei due esami, si rischia la revoca della patente.