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Passare col Rosso: quando scatta la multa e quanto dovrai sborsare

Passare col Rosso
Semaforo rosso – Corporate – Autoruote4x4.it

Passare con il rosso è una delle scelte più sbagliata che un automobilista possa prendere: ecco quando scatta la multa.

Condurre un veicolo comporta certamente la possibilità di usufruire di una grande comodità relativa ai propri spostamenti. Tuttavia, rappresenta anche un’importante responsabilità.

Chi ha un veicolo e intende guidarlo deve tenere sempre a mente che il comportamento da seguire è regolato dal Codice della Strada. Si tratta di una serie di norme previste per la tutela della sicurezza degli automobilisti e di coloro che sono in strada.

Tra le trasgressioni più gravi e pericolose vi è senza dubbio quella di passare quando il semaforo è rosso. Si tratta di una disattenzione che l’automobilista potrebbe pagare caro, sia in termini di sicurezza che in termini economici. Vediamo quindi quando scatta la multa e quanto dovrà sborsare il trasgressore.

Cosa rischia chi passa con il rosso

Come abbiamo detto, passare quando il semaforo è rosso è un comportamento gravemente irresponsabile e pericoloso. Secondo l’articolo 41 comma 11 del Codice della Strada, i veicoli non devono inoltre superare la striscia di arresto per tutta la durata di accensione della luce rossa. Fare il contrario, senza oltrepassare il semaforo, comporta quindi comunque una multa.

L’infrazione dell’automobilista può essere notata sia da parte degli agenti delle forze dell’ordine che da dispositivi elettronici applicati proprio per quello scopo. In ogni caso è prevista una multa, la cui entità è stabilita nel Codice della Strada. Chi passa con il rosso rischia di ricevere una multa da 167 a 665 euro, ma non solo. In questi casi è prevista infatti anche la decurtazione di 6 punti sulla patente.

Cosa rischia chi passa con il rosso
Semaforo rosso – Depositphotos – Autoruote4x4.it

Occhio a questi automobilisti

Se il trasgressore è un neopatentato la decurtazione raddoppia a 12 punti. Se il trasgressore dovesse perpetrare lo stesso comportamento nei due anni successivi all’infrazione, allora è prevista anche al sospensione della patente da uno a tre mesi.

Nel caso in cui l’infrazione viene commessa tra le 22 e le 7 la pena aumenta di un terzo. Mentre se il trasgressore paga la sanzione entro il quinto giorno da quando le è stata contestata o notificata la violazione, l’importo dovuto sarà ridotto del 30%. In tutti i casi l’automobilista ha la possibilità di chiedere un ricorso. Questo può avvenire quando vi sono presenti dei vizi di forma all’interno del verbale ed errori che riguardano l’episodio avvenuto. Infine, è possibile fare ricorso anche nel caso in cui vi sia un malfunzionamento del dispositivo elettronico.