Fiat 125, fu la protagonista di questo film indimenticabile: te la ricordi? Aveva una caratteristica unica
Pensata come un’auto familiare per la borghesia italiana, la super Fiat 125 è stata anche la protagonista indiscussa di una trilogia cult!
Quando è stata inaugurata dalla Casa automobilistica torinese, la Fiat 125 fu davvero un successo e un passo nel futuro verso gli anni ’70 e le sue avanguardie. Gli italiani, non sempre dediti al cambiamento, accettarono di buon grado lo stile futuristico di questa vettura, che divenne davvero il simbolo dell’Italia che cresce.
Fi ideata e disegnata da Dante Giocosa, che si trovò a confrontarsi con un’impresa da non poco conto: la Fiat aveva da poco messo in disparte il sogno della Fiat 1500 e anche la Fiat 132 pareva non dover mai vedere la luce del sole. Intanto, però, le promesse erano state fatte e l’attesa della nuova vettura super futuristica andava accontentata.
Ecco quindi la super Fiat 125 a percorrere l’Italia a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, una sfida sul futuro del settore Automotive italiano. La vettura si presentava con quattro porte, un motore anteriore e la trazione posteriore. Nulla di troppo distante dai classici veicoli Fiat.
C’era però un particolare che la rese celebre e che le assegnò un posto di rilievo nella trilogia di un film cult della cinematografia italiana. Ecco di cosa si tratta.
Un successo tutto italiano
Fin dal suo debutto sul mercato, la Fiat 125 entra immediatamente nel cuore degli italiani e anche nei loro garage, raggiungendo picchi di vendite mai visti prima per la Casa Automobilistica torinese. Il consenso generale sulla vettura arriva anche alle orecchie dei registi ed ecco che la nostra Fiat 125 debutta anche sul grande schermo, nella versione originale del film Amici miei.
Nel film, l’auto è la protagonisti indiscussa e svolge la parte dell’auto dell’architetto Rambaldo Melandri ma diventa super famosa per le scene delle Supercazzole di cui il film è pieno. Una tra le più celebri, quella che vede una Supercazzola a un vigile: in questa scena, l’auto viene ripresa poco, ma il suo profilo resta stampato nella mente degli italiani che la riconoscono a colpo d’occhio.
La caratteristiche che la rende celebre nel mondo
Sempre nel film Amici miei, l’auto viene immortalata spesso nelle scene topiche della pellicola, ma ce n’è una in particolare che fa scalpore e che riguarda la caratteristica che più di tutte l’ha resa celebre agli occhi del mondo: il suo particolarissimo clacson!
Nella scena del film viene innescata una Supercazzola al vigile intento a multare l’auto e i suoi passeggeri per aver “clacsonato” per richiamare l’attenzione di fronte al bar Necchi. I passeggeri si giustificano dicendo che l’auto ha un clacson super sensibile e solo sfiorandolo con il gomito quello parte all’impazzata. Insomma, alla fine della scena, la Supercazzola funziona, i quattro amici evitano la multa e corrono via a bordo dell’indimenticabile Fiat 125.