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Alfa Romeo Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: la storia di un’auto sfortunata | Ma ancora oggi eccellente

1983 Alfa Romeo Alfasud Ti Quadrifoglio Verde
1983 Alfa Romeo Alfasud Ti Quadrifoglio Verde (Fonte: twitter) – Autoruote4x4.com

La sfortunata storia dell’Alfasud, un modello così odiato dai consumatori che finirono anche con il dargli un soprannome molto meschino.

Il modello Alfasud lanciato dall’Alfa Romeo oltre mezzo secolo fa, era una vettura su cui il marchio automobilistico puntava tantissimo per iniziare a entrare in un nuovo segmento di mercato, quello delle auto semi compatte.

Negli anni cinquanta infatti, Alfa Romeo si era dedicata prevalentemente alle auto per famiglie, fino ad arrivare dieci anni dopo l’uscita nel 1960 della Tipo 103. Si tratta di una berlina molto elegante che aveva oltretutto in dotazione quello che divenne in seguito il famoso bicilindrico Alfa, che riusciva a inviare la trazione verso le pedane anteriori.

Un vero e proprio prodigio tecnico per l’epoca. Il problema è che l’auto fu un flop dal punto di vista commerciale, e Alfa Romeo subì una cocente delusione, perché puntava tantissimo sul successo di questa automobile. Una sconfitta che scottò clamorosamente i vertici del marchio italiano, anche se purtroppo, anche se loro non lo sapevano, non sarebbe stato l’unico insuccesso, ma solo l’anticamera di un fallimento molto più grande che arriverà con l’Alfasud.

Per dieci anni la casa automobilistica continuò a produrre vetture che gli permisero comunque di riscuotere un buon successo tra i consumatori, fino a quando negli anni settanta, il brand decise che era di nuovo il momento di provare a produrre una nuova vettura in grado di diventare un riferimento per le famiglie.

L’Alfasud viene presentata nel 1970 e inizialmente sembrò conquistare tutti

Effettivamente, quando venne presentata nel 1970 al salone dell’Auto di Torino, giornalisti, presenti e spettatori rimasero folgorati dalla nuova Alfasud. Anche per via di un motore molto blasonato per i tempi, un boxer monocarburatore con una potenza di 63 cavalli.

Ma purtroppo, fin dalle prime settimane dal suo lancio, non solo anche questo modello si rivelò per la casa costruttrice l’ennesimo insuccesso commerciale, ma i consumatori la presero così tanto in antipatia che le diedero il soprannome di “Limone”.

1983 Alfa Romeo Alfasud Ti Quadrifoglio Verde, interno
1983 Alfa Romeo Alfasud Ti Quadrifoglio Verde, interno (Fonte: twitter) – Autoruote4x4.com

L’Alfasud aveva tantissimi problemi mai risolti, dalla ruggine fino ai guasti elettrici

Il motivo di tutta questa insoddisfazione, è che ci si accorse ben presto che in realtà l’automobile era stata costruita con materiale estremamente scadente, a partire proprio dall’acciaio utilizzato.

Le critiche in realtà erano più che meritate perché ben presto l’Alfasud divenne famosa per il fatto che il suo acciaio arrugginiva a una velocità mai vista prima, e in pochi anni i proprietari erano costretti a dimettersi. A questo poi vanno anche aggiunti i continui problemi elettrici che convinsero ben presto Alfa a mettere fuori produzione l’automobile.