Fiat Uno Turbo I.E, quando un’utilitaria diventa una supercar | Nome in codice: “la bara”
Pochi sanno che la variante sportiva di questo modello storico, ebbe un successo clamoroso tra gli appassionati.
Se la Fiat Uno è stato uno di quei modello storici della casa automobilistica italiane, che è letteralmente “entrato” nelle case degli italiani, al punto che fino a inizio anni duemila era tra i modelli più comuni da trovare su strada, pochi forse sanno che la versione sportiva di quest’auto ebbe un successo ancora più clamoroso tra gli appassionati.
La Fiat Uno Turbo i.e venne presentata ufficialmente per la prima volta in Brasile, a Rio De Janeiro, nel 1985. Aveva in dotazione un motore 1.300 sovralimentato con una potenza da 105 cavalli.
Per i tempi le sue prestazioni di velocità erano decisamente fuori dal comune, in quanto parliamo di una sportiva che riusciva a raggiungere i 100 chilometri orari in 8.2 secondi. Aveva dei freni a disco installati su entrambi gli assi e un cambio a cinque rapporti più la retromarcia. Rispetto alla Fiat Uno originale, vennero poi apportate delle modifiche estetiche affinché fosse fin da subito vista come un’auto sportiva, differenziandosi dall’originale, con dei bandi adesivi posti sia sulle fiancate e sul portellone posteriore e una mascherina anteriore.
Per quanto riguarda invece la meccanica, una delle novità che portò quest’auto sportiva targata Fiat di un nuovo impianto di sicurezza ABS semplificato che però agiva soltanto sulle ruote anteriori.
Il sistema ABS semplificato fu uno dei talloni d’Achille della Fiat Uno Turbo i.e
Il sistema di sicurezza tecnologica venne realizzato dalla Lockeed e fu uno dei talloni d’Achille di questa variante, in quanto negli anni successivi creò non pochi grattacapi agli ingegneri Fiat, per via dei guasti e dei continui malfunzionamenti che veniva segnalati dai consumatori proprio sul sistema ABS.
Una situazione molto critica, che però spesso chi aveva acquistato quest’auto sportiva a disattivare del tutto il sistema Abs in quanto inservibile.
L’auto si distinse anche per il volante sportivo a quattro razze
L’auto venne prodotta con un rivestimento unico, con il rosso e il nero come colori di riferimento. venne poi prestata anche articolare cura all’interno, in modo che fosse più confortevole possibile per i guidatori e passeggeri, a partire dai sedili anteriore.
Il volante sportivo a quattro razze risulta uno dei componenti più apprezzati di questa sportiva grazie anche all’inserimento di una console centrale che si prolungava fino a raggiungere la leva del cambio.