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Auto senza radio: 26 milioni di italiani rischiano di essere tagliati fuori

Autoradio – fonte_pexels.com – Autoruote4x4.com

L’Autorità per le Comunicazioni avverte: sempre più veicoli arrivano senza autoradio, mettendo a rischio informazione, pluralismo e democrazia, e chiede una legislazione più chiara.

La fine dell’era dell’autoradio

Ogni giorno circa ventisei milioni di italiani utilizzano l’autoradio durante i propri spostamenti, facendo affidamento su questo strumento per aggiornamenti in tempo reale, intrattenimento e notizie. Fi da parecchi anni è considerata una compagna di viaggio insostituibile. Tuttavia, un numero crescente di nuove autovetture — soprattutto modelli elettrici e più moderni — non include più la classica autoradio (FM o DAB+), offrendo al suo posto solo connessioni USB o Bluetooth per app e servizi in streaming.

Questa tendenza, secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, mina non solo l’accesso universale all’informazione gratuita, ma anche il pluralismo delle voci e l’accesso durante le emergenze, momento in cui le reti IP potrebbero non garantire la stessa affidabilità.

Serve una norma per tutelare i cittadini

Il commissario Agcom ha già inviato al governo una segnalazione formale per sollecitare una risposta politica e normativa. Anche il Parlamento ha aperto un dibattito: se la legislazione non verrà aggiornata, il rischio concreto è che si producano vetture incompatibili con il codice delle comunicazioni italiane ed europee, che impone la presenza di ricevitori radio digitali nei veicoli nuovi.

La rimozione della radio integrata potrebbe non colpire solo il diritto dell’utente a ricevere un’informazione libera e tempestiva, ma anche influire su professionalità e lavoratori del settore broadcast, già messi alla prova dall’onda digitale. Non si tratta quindi di un semplice cambiamento tecnologico, bensì di una trasformazione con implicazioni profonde.

Inoltre, molti cittadini — in particolare fasce più vulnerabili — non dispongono di connessioni stabili o hanno minore familiarità con tecnologie digitali mobili. La radio, in questi casi, resta uno strumento gratuito, immediato e semplice da usare, indispensabile per restare informati durante i viaggi.

Verso un futuro sostenibile e inclusivo

Se da un lato le automobili diventano sempre più smart e connesse, dall’altro cresce la responsabilità di garantire un’informazione accessibile a tutti. L’Agcom richiama l’attenzione sul bisogno urgente di legiferare in materia: serve stabilire che ogni nuova auto mantenga un sistema radio compatibile con FM e DAB+, indipendentemente dalla presenza di sistemi multimediali avanzati o infotainment basati su connessioni esterne.

Solo così sarà possibile preservare un bene pubblico fondamentale per la democrazia e la sicurezza, evitando un futuro in cui l’ascolto radiofonico diventi un privilegio anziché un diritto.