Auto elettriche: in Italia ricaricare costa più che altrove

Le tariffe elevate delle colonnine pubbliche frenano la diffusione della mobilità elettrica nel Paese
Ricarica pubblica: l’Italia tra i Paesi più costosi d’Europa
In Italia, i costi per ricaricare un’auto elettrica sono tra i più alti d’Europa. Secondo recenti analisi, una ricarica completa costa in media 20,30 euro, con un consumo di circa 5,57 euro ogni 100 km, posizionando il Paese al settimo posto nella classifica europea per le tariffe più elevate. La media continentale si attesta invece a 13,83 euro per una ricarica completa e 3,79 euro per 100 km percorsi .
Le tariffe variano a seconda del tipo di ricarica:
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Corrente continua (DC): utilizzata per le ricariche rapide presso le colonnine pubbliche, ha un costo medio di 0,80 €/kWh, il più alto in Europa. Per percorrere 100 km con un’auto come la Volkswagen ID.4, si spendono circa 14 euro, mentre con un’equivalente a benzina, come la Polo, il costo si aggira intorno ai 10 euro .
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Corrente alternata (AC): impiegata per le ricariche domestiche o presso colonnine lente, ha un prezzo medio di 0,69 €/kWh, secondo solo ai Paesi Bassi (0,72 €/kWh). In confronto, in Spagna le tariffe sono significativamente più basse: 0,39 €/kWh per l’AC e 0,51 €/kWh per la DC .
Impatto sulla diffusione della mobilità elettrica
Questi costi elevati rappresentano un ostacolo significativo alla diffusione dei veicoli elettrici in Italia. Nonostante gli incentivi statali e gli obiettivi ambientali, le tariffe elevate rendono l’uso quotidiano di un’auto elettrica meno conveniente rispetto a un veicolo a combustione interna.
L’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea) ha sviluppato un indice comparativo per valutare la convenienza dell’elettrico rispetto al termico. Dalla media europea emerge che:
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Solo la ricarica domestica è realmente conveniente, con un indice di 0,47.
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Le colonnine pubbliche lente arrivano a 1,01, quindi in linea con il motore termico.
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Le ricariche veloci superano quota 1,19, confermando un aggravio economico rilevante .
In sintesi, chi ricarica da casa spende meno, ma chi dipende dalla rete pubblica finisce per pagare di più rispetto a un’auto a benzina.
Per favorire una transizione efficace verso la mobilità sostenibile, è fondamentale intervenire sulle tariffe di ricarica, promuovendo una maggiore concorrenza tra gli operatori e incentivando l’uso di energie rinnovabili. Solo così l’Italia potrà allinearsi agli standard europei e rendere l’auto elettrica una scelta realmente vantaggiosa per i cittadini.