Auto elettrica: dove ricaricare in casa, in città e in autostrada
Dalla wallbox domestica alle colonnine ultraveloci in autostrada: ecco tutte le soluzioni per ricaricare l’auto elettrica in Italia
Ricarica a casa: comoda e conveniente
Per chi possiede un box o un posto auto riservato, installare una wallbox domestica è la scelta ideale. Si tratta di una stazione di ricarica privata che consente di fare il pieno di energia durante la notte, sfruttando tariffe elettriche agevolate. Le potenze variano dai 3,7 kW ai 22 kW, sufficienti per ricaricare una batteria da 50 kWh in poche ore.
Il costo medio di una ricarica domestica si aggira tra i 10 e i 12 euro, rendendola una delle opzioni più economiche. Chi possiede un impianto fotovoltaico può abbattere ulteriormente i costi, contribuendo anche alla sostenibilità ambientale.
In città e in autostrada: ricarica per ogni esigenza
Le colonnine pubbliche sono ormai diffuse in ogni contesto urbano: nei parcheggi dei supermercati, nei centri commerciali, lungo le strade e nei luoghi pubblici. Si distinguono in due tipologie: quelle in corrente alternata (AC), più lente, e quelle in corrente continua (DC), molto rapide. I costi oscillano tra 0,45 e 0,90 euro al kWh, a seconda della potenza e del gestore.
Per chi viaggia, l’autostrada non è più un problema. L’Italia dispone oggi di oltre 900 punti di ricarica dislocati sulla rete autostradale, molti dei quali offrono potenze superiori ai 150 kW. Con queste stazioni è possibile recuperare l’80% di autonomia in circa 20 minuti. Operatori come Free To X, Ionity e Tesla Supercharger garantiscono copertura capillare e tempi ridotti d’attesa.
Applicazioni come Nextcharge, A Better Routeplanner e PlugShare aiutano a trovare in tempo reale la colonnina più vicina, verificandone disponibilità, potenza e prezzo. Pianificare un viaggio elettrico oggi è semplice, e sempre più conveniente.
Con una rete in costante crescita, ricaricare l’auto elettrica non è più un ostacolo. È una questione di abitudine, scelta e consapevolezza.