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Motore ibrido: come funziona la tecnologia che coniuga benzina ed elettrico

Interno Auto – fonte_Freepik.com – Autoruote4x4.com

Dalla mild alla full, fino alla plug-in: ecco come i motori ibridi gestiscono in modo intelligente fonti energetiche diverse per risparmio, emissioni contenute e prestazioni ottimizzate.

Due cuori, un solo scopo

Un’auto ibrida combina due sistemi di propulsione: un motore a combustione interna (tipicamente benzina o diesel) e uno elettrico. L’unità elettrica assiste il termico nelle fasi più energivore – come partenze e accelerazioni – oppure può muovere l’auto da sola a bassa velocità. In frenata o in decelerazione l’energia cinetica viene recuperata e accumulata nella batteria, aumentando l’efficienza complessiva e riducendo consumi ed emissioni.

Tre modi di essere “ibrida”

Mild Hybrid (ibrido leggero)

Qui il motore elettrico è piccolo e non può azionare direttamente le ruote. Funziona come motorino di avviamento intelligente e alternatore, supportando la ripartenza da fermo e la frenata rigenerativa. Si parla di riduzioni di consumo fino al 10–15%, senza necessità di ricarica esterna.

Full Hybrid (ibrido completo)

Il motore elettrico è più potente: può muovere l’auto da sola per brevi distanze, soprattutto in città. Il sistema decide in autonomia quando usare l’elettrico, il termico o entrambi, con un significativo vantaggio nei consumi rispetto al mild hybrid.

Plug-in Hybrid (PHEV)

Aggiunge una batteria più capiente e la possibilità di ricarica tramite spina. In modalità elettrica può percorrere decine di chilometri (anche oltre 40–60 km). Quando la batteria si esaurisce, entra in funzione il motore termico, che prende il testimone per garantire autonomia.

Architetture: serie e parallelo

Dal punto di vista meccanico, i sistemi ibridi adottano principalmente due soluzioni.

  • Parallelo: motore termico ed elettrico agiscono sullo stesso albero motore. È il più diffuso, poiché permette al motore elettrico di assistere o muovere da solo l’auto.

  • Serie: meno comune, coinvolge un motore termico che funge da generatore per alimentare l’elettrico, il quale poi muove le ruote (simile a un treno o a una nave ibrida). Questa configurazione è più onerosa e limitata all’uso industriale o navale.

Meccanica e gestione elettronica

Il cuore del sistema ibrido è una centralina elettronica che determina:

  • quando attivare l’elettrico o il termico

  • recuperare energia in frenata

  • caricare la batteria con il motore

  • gestire lo start/stop e la transizione tra le modalità

Il cambio è quasi sempre automatico o CVT, e spesso integra il motore elettrico al posto del convertitore di coppia, per migliorare la fluidità e l’efficienza.

I vantaggi dell’ibrido

  • Efficienza nei consumi: fino al 15% in meno con mild, oltre il 20% con full hybrid, e ancora di più con plug-in.

  • Minori emissioni: grazie alla copertura elettrica nelle fasi critiche.

  • Niente ricarica esterna (tranne nelle plug-in): tutte le batterie si ricaricano durante la marcia e la frenata.

  • Maggiore comfort: start/stop istantaneo, accelerazioni elettriche silenziose, guida ibrida fluida e automatizzata.

Il motore ibrido è una soluzione flessibile ed efficiente, capace di unire il meglio dei mondi termico ed elettrico. Dalla semplice assistenza del mild hybrid alla guida puramente elettrica delle plug-in, questo sistema rappresenta una scelta concreta per chi punta a consumi ridotti, minori emissioni e una mobilità più sostenibile – senza rinunciare all’autonomia.