Nuove regole per la sospensione della patente: focus sull’assunzione recente di sostanze

Una circolare ministeriale ridefinisce i criteri per il ritiro della patente in caso di positività a sostanze stupefacenti, puntando sull’effettiva alterazione alla guida.
Cambiamenti nel Codice della Strada: l’importanza del nesso temporale
Con l’aggiornamento dell’articolo 187 del Codice della Strada, la sospensione della patente per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti non si basa più esclusivamente sulla positività ai test, ma richiede la dimostrazione che l’assunzione sia avvenuta in un periodo prossimo alla guida. Questo cambiamento mira a evitare sanzioni per consumi passati che non influenzano l’attuale capacità di guida.
Procedura di accertamento: test salivare e analisi di conferma
In caso di sospetto, le forze dell’ordine effettuano un test salivare preliminare. Se il risultato è positivo, vengono prelevati due campioni di saliva, conservati a 4°C e inviati a un laboratorio per analisi di conferma. Queste analisi determinano se la sostanza è stata assunta recentemente e se può influenzare la capacità di guida. Solo in caso di conferma positiva, si procede con la sospensione della patente, che può variare da uno a due anni.
Questa nuova procedura garantisce un approccio più equo, focalizzandosi sull’effettiva alterazione alla guida piuttosto che sulla semplice presenza di sostanze nel corpo.