Furti moto, arriva la nuova tattica dello specchietto | Se lo vedi in questa posizione è stata segnata anche la tua
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Una nuova tecnica di furto di motocicletta terrorizza la Spagna. E non è escluso che presto giunga anche in Italia.
Scorrendo giornali e siti spagnoli – ad esempio Motor El Pais – si rimane sorpresi di quante volte vengano comunicate le notizie di furti più o meno gravi di motorini e motociclette.
In particolare, secondo le statistiche, in Spagna viene rubata una motocicletta ogni otto minuti. Difficile non considerarle percentuali se non allarmanti, proprio terrorizzanti. In media in Spagna ‘scompaiono’ 5mila moto al mese e oltre 60mila ogni anno.
Naturalmente più grande è la città, maggiore è il rischio di un furto della moto. Si tratta dell’involontaria conseguenza di vivere in una città metropolitana o comunque ad alta densità urbana. Non a caso ritroviamo tra le città più colpite dal fenomeno Barcellona, Màlaga, Valencia e Madrid.
Il furto della moto che non ti aspetti, la nuova tecnica dalla Spagna
Sembra che un così alto numero di furti sia stato reso possibile da una nuova tecnica di furto ancora poco nota in Europa, ma diffusissima in Spagna. Ma che cosa fa esattamente il ladro? Ebbene, quando trova la moto senza il suo proprietario, ripiega gli specchietti retrovisori. Poi, dopo essere tornato a distanza di uno o due giorni, verifica se gli specchietti siano ancora piegati. Nel caso contrario è chiaro come il proprietario abbia lasciato la moto incustodita.
Ma che cosa se ne fanno i ladri della moto? Di solito la smontano onde ricavare lauti guadagni dalle singole componenti; però non bisogna sottovalutare gli eventuali bagagli presenti. Gioielli, regali, documenti da ri utilizzare e falsificare… Il ‘bottino’, dalla prospettiva dei ladri, è alquanto vantaggioso.
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Il trucco per sottrarre la moto, il nuovo stratagemma dalla penisola iberica
Ma che cosa fare per bloccare questo genere di furto? Come proteggersi? Naturalmente l’accorgimento più adatto è di non lasciare la moto incustodita per giorni interi. Appare poi preferibile scegliere parcheggi illuminati e ben visibili; e non lasciare, va da sé, nulla di troppo prezioso a bordo. O quantomeno nulla che sia visibile.
Per i più estremi, o se la moto vale davvero tanto, è possibile pensare a un antifurto: ad esempio allarmi sonori, catene, bloccadisco… I rimedi sono tanti, sebbene non esisterà mai la protezione perfetta. In generale poi è sempre buona cosa segnalare alle autorità presunti comportamenti sospetti e stare attenti a ogni possibile cambiamento a confronto con l’ordinario.