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Auto, se l’intestatario ha questa situazione scatta il divieto: non puoi più guidare l’auto del tuo parente

Una macchina durante la circolazione/ fonte Adobe Stock- autoruote4x4.com

Non potrai nemmeno sederti al posto guida della vettura in una circostanza del genere, visto che la legge proibisce la guida in maniera tassativa, senza alcun tipo di deroga.

A chi non è mai capitato di mettersi alla guida della macchina di qualcun altro? Spesso e volentieri gli automobilisti, specialmente quelli più giovani, non possiedono una vettura, e per spostarsi sono costretti a chiedere in prestito quella dei propri genitori. Una pratica del genere è infatti molto diffusa, ed è raro il caso in cui qualche ragazzo possieda in autonomia un’auto.

Molto spesso poi può accadere che si debba condurre anche il veicolo di un amico o di un conoscente per varie ragioni. Un semplice prestito del mezzo stesso, oppure per qualche necessità da parte della persona. Fatto sta che mettersi al volante di una macchina altrui è una pratica molto diffusa, che spesso e volentieri le persone fanno in maniera automatica, senza nemmeno pensare al fatto che sia o meno legale.

Sebbene questa cosa indicativamente è consentita però c’è un caso che vieta del tutto alle persone di guidare la macchina di qualcun altro, anche se la persona a cui è intestata è un parente piuttosto stretto. Fai attenzione quindi in queste situazioni, perché la legge parla chiaro e non lascia alcun dubbio.

Ecco quando non è possibile guidare l’auto altrui

Nel caso in cui la macchina fosse intestata ad una persona defunta, non sarà possibile circolare alla guida di essa. Anche se sembra strana questa cosa è stabilita addirittura dalla legge. Bisogna fare alcune pratiche infatti nel caso in cui il proprietario del veicolo sia deceduto.

In particolare sarà necessario aprire le pratiche di successione per cambiare sia l’intestatario del mezzo e sia quello della polizza assicurativa.

Un ragazzo in lacrime/ fonte Adobe Stock- autoruote4x4.com

Guidare la macchina di qualcun altro in tutta legalità

Se mettersi al volante dell’automobile di un convivente è reso possibile dalla legge, diversa sarà la situazione nel caso in cui la persona proprietaria non abita sotto il tuo stesso tetto.

In questa circostanza, a prescindere dal fatto che questa sia o meno un tuo familiare, si potrà guidare la macchina per il periodo di 30 giorni, dopo dei quali sarà necessario rivolgersi alla motorizzazione per appuntare il nome di colui che la guida non essendo il titolare sul libretto di circolazione.