Audi Quattro, quella che portò per prima la trazione integrale nei rally
Ecco l’auto che nel lontano 1980 portò la trazione integrale nei rally. La mitica Audi Quattro e la sua particolare storia.
Il rally è da sempre uno degli sport che maggiormente appassiona gli amanti delle automobili e della velocità. Una corsa tra terreni che non sempre sono semplici da affrontare e che sottopongono l’automobile e l’automobilista a un discreto impegno a livello fisico e quindi di usura dell’automobile.
L’Audi è uno dei marchi che nel rally ha ottenuto maggiori successi e ha introdotto, nel tempo, anche una serie di modifiche che si sono poi rivelate utili a tutte le case automobilistiche che prendono parte a campionati rally. Tra le prime modifiche proposte dall’Audi la trazione integrale che in un primo momento fu vista con non poca diffidenza.
In effetti, gli appassionati di rally lo sanno bene che queste competizioni hanno superato quelli che sono dei periodi specifici. E quello determinato dall’Audi Quattro con la sua trazione integrale è sicuramente uni di quelli con maggiore importanza per la storia del Campionato Mondiale Rally.
Ma vediamo da vicino la storia di quest’auto che era destinata a cambiare il destino dell’automobilismo in generale.
Pochi esemplari e molto costosi
L’Audi Quattro da competizione è stata prodotta in numero estremamente limitato di modelli, solo 224 esemplari per un’automobile che ha cambiato la storia del rally. Nell’anno del suo esordio era una delle macchine più costose al mondo, con un prezzo che raddoppiava quello della Porsche.
Se all’apparenza questa Audi può sembrare piuttosto scarna per quello che riguarda l’abitacolo, quello che era il suo vero punto di forza era la tecnologia integrata, che per quel momento storico era veramente all’avanguardia. Questa sua caratteristica non poteva che farle avere il primato nelle corse rally.
La prima a trazione integrale
Era il 1979 quando fu legalizzato l’all-wheel-drive per le competizioni ufficiali di rally. Proprio in quel periodo Audi stava lavorando al suo modello di Audi Quattro e decide di inserire il 4WD nel modello da strada che venne presentato poi al Salone di Ginevra nel 1980. Nello stesso anno il debutto in gara con alla guida Janner Rallye.
300 CV con motore originale da 10 valvole inline 5 cilindri da 2.144 cc. Da 0 a 10 in appena 7 secondi con una velocità massima raggiungibile di 200 km/h. Il successo dell’Audi Quattro a trazione integrale fu immediato nel Campionato Mondiale di Rally, con la prima vittoria di una donna al volante, Rallye Sanremo.