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Pensi di saper guidare bene? Ecco le tecniche dei piloti che nessuno conosce

Pilota di rally – autoruote4x4.com (foto iStock)

Ci sono alcune tecniche di guida suggerite dai piloti che tutti potremmo mettere in pratica su strada per aumentare la sicurezza. Alcune molto insolite e curiose

Ognuno di noi quando è alla guida del proprio veicolo pensa di essere il migliore, in un certo senso imbattibile, sarà per i tanti anni di esperienza al volante, sarà un po’ anche per presunzione.

Eppure basta farsi un giro in strada per accorgersi come la situazione non è proprio quella che ci aspettiamo se tutti fossimo a conoscenza dei trucchetti dei piloti più esperti.

Se certe cose alla scuola guida non vengono insegnate, rimarremo sempre dell’idea che siccome abbiamo sempre guidato così, dovremo continuare a farlo. Imbattendoci sistematicamente nei soliti errori.

Esistono però alcune tecniche avanzate di guida che il 99,9% della popolazione non conosce. E a meno che non ci rechiamo direttamente in pista ad apprenderle, non le conosceremo mai. Ce le svela Aaron Miller, web editor di Thrillist.

Schiodare lo sguardo dal conducente davanti

Ecco alcune delle tecniche collaudate, utilizzate dai veri piloti di auto da corsa in pista, che sarebbe meglio mettere in pratica ogni volta che ci mettiamo al volante. Aaron dice che sapranno rendere il nostro viaggio persino più divertente. Per prima cosa bisogna smettere di concentrarsi in modo ossessivo-compulsivo sull’auto davanti a noi. Tenere gli occhi fissi all’auto che ci precede è un grave errore. Per prima cosa perché è più probabile che finiamo per fare quello che fa il guidatore che ci precede. Così, siccome è meglio non fidarsi di ciò che fa l’altro conducente (potrebbe anche essere distratto), non imitiamolo.

Un altro errore comune che si commette di frequente è guardare la strada dalla metà inferiore del parabrezza. Dovremmo invece dimenticarci di questa area visiva e tenere gli occhi sempre ben alti, cercando addirittura di guardare la strada attraverso il parabrezza del veicolo che ci precede. Altro dettaglio da non sottovalutare mai è il posizionamento delle mani sul volante. In molti casi si pensa sia opportuno metterle alle “10 e 10”, invece secondo i piloti più esperti sarebbe meglio tenerle alle “9 e 15” . Questo perché il volante tenuto alle 10 e 10 è molto pericoloso per un eventuale scoppio dell’airbag. Inoltre è anche la posizione più corretta se si perde momentaneamente il controllo dell’auto, nel momento in cui l’auto riprende la direzione giusta.

La posizione corretta delle mani sul volante è un altro aspetto da considerare – autoruote4x4.com (foto iStock)

Frenare con il piede sinistro, guardare sempre lontano

Una tecnica bizzarra che ha il suo perché è quella di familiarizzare frenando con il piede sinistro. Tecnica che utilizzano i piloti in pista per ridurre il tempo di reazione e dunque di frenata. Ovviamente questa soluzione è ottimale solo a condizione di sperimentare prima in condizione di sicurezza. E soprattutto per la maggior parte di noi che usano il cambio manuale, questa soluzione può essere utilizzabile solo quando non bisogna cambiare frequentemente marcia, come ad esempio in autostrada. In caso di frenata di emergenza, usare il piede sinistro può aiutare anche anche a fermarsi 50 metri prima di un guidatore medio. 

Un altro suggerimento alquanto bizzarro è quello di tirare verso il basso il volante e non spingere verso l’alto. Le fibre a contrazione rapida dei muscoli che si usano per tirare giù il volante lavorano con molta più efficienza rispetto a quelle che si usano per spingerlo in alto. Nella pratica questo si traduce in una maggiore abilità nei movimenti se si tira verso il basso con la mano sinistra per una svolta a sinistra, ad esempio, piuttosto che se si spinge verso l’alto con la destra. Il tutto per ottenere un maggiore controllo. Importante inoltre mantenere una guida fluida evitando qualsiasi tipo di comando brusco (sterzata, frenata o accelerazione) che può facilmente interrompere la trazione. Per ultimo Aron raccomanda di guardare sempre lontano quando si guida. Questa pratica anticipa le informazioni al nostro cervello, offrendo tutto il tempo necessario per capire quale sia la risposta giusta a una potenziale minaccia.