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Mercato dell’auto, il prezzo delle macchine fa paura | La cifra è da capogiro, guarda quanti anni di duro lavoro ti servono

Mercato dell’auto – autoruote4x4.com (foto iStock)

Gli aumenti sconsiderati dei prezzi nel settore automotive hanno determinato una flessione delle vendite negli ultimi anni. Il prezzo ha registrato crescite spaventose rispetto a 20 anni fa

Saranno molti di noi quelli che hanno desiderio e spesso proprio necessità di cambiare auto. D’altronde sui 50 milioni di veicoli circolanti sulle strade italiane, si calcola che la metà ha una media di 12 anni.

Un po’ vecchiotto dunque il parco auto italiano, ma questo non è certo una novità. Almeno da quando il nostro Paese, come il resto del mondo, sta vivendo la crisi del settore automotive che ha accompagnato questi anni post pandemia.

Circolare su auto vecchie non solo comporterà una sfida sempre più grande per affrontare le politiche di transizione ecologica europee legate alla soglia di emissioni, ma prevede un rischio ben più grande.

Un rischio che le assicurazioni prendono seriamente in considerazione, dal momento che un veicolo datato ha più possibilità di rimanere coinvolto in un incidente a parità di maestria ed esperienza di guida del conducente.

I rischi di circolare su un’auto vecchia

Ogni componente di un’auto con oltre 150.000 chilometri percorsi è potenzialmente meno efficiente e aumenta il rischio rispetto a quello di un’auto più nuova. Pensiamo agli ammortizzatori, al sistema frenante, a quello di sterzo. Bastano solo questi tre esempi per offrire una vaga idea di cosa possa succedere in caso di intervento repentino del conducente per evitare una situazione che potrebbe causare un incidente.

Una frenata improvvisa, una sterzata inaspettata per evitare un ostacolo sulla strada, non sono certo le condizioni ideali a cui è in grado di rispondere con la stessa prontezza un’auto nuova o una con più dieci anni sul groppone. I componenti si usurano, si ossidano, o arrivano semplicemente alla fine del loro ciclo di vita. Talvolta sono progettati per avere una obsolescenza programmata proprio per motivi di sicurezza, obbligando così il proprietario a operazioni di manutenzione più frequenti. A volte però queste pratiche sono del tutto ignorate. Ecco come una macchina di 12-14 anni può diventare un vero pericolo sulle strade.

Una vecchia Citroen C3 anno 2003 – autoruote4x4.com (foto iStock)

Servono 8 stipendi per un’auto nuova, non basta un anno di lavoro

Il problema più grande però è sempre uno: come fare ad affrontare i costi di un cambio di auto? Rivolgersi al mercato dell’semi-usato o del km zero potrebbe sembrare una soluzione, ma forse lo era una volta. Oggi si andrebbero a risparmiare solo poche migliaia di euro per auto che potrebbero avere già 5-7 anni di età. Ma con il nuovo è peggio che andar di notte, i prezzi sono davvero inaccessibili. I dati di uno studio condotto da AutoScout24 sono impietosi: in 20 anni, il prezzo medio delle auto in Italia è raddoppiato, passando da 10.590 euro nel 2003 a 21.040 euro nel 2023. Questo aumento significativo supera di gran lunga l’adeguatezza nel tempo dei redditi familiari netti, che sono cresciuti solo del 21,9% nel periodo, da una media di 2.243 euro nel 2003 a 2.734 euro nel 2020. Questo significa che ora sono necessari in media 7,7 redditi mensili netti per acquistare un’auto nuova, rispetto ai 4,7 del 2003.

Questo cambiamento è stato influenzato anche dalla graduale trasformazione del mercato automobilistico, dove oggi predominano modelli compatti e crossover nelle classifiche delle auto più vendute. Un fattore che ha contribuito di certo all’aumento medio del prezzo. Per le regioni del centro-sud, come la Sicilia e l’Abruzzo, la situazione è ancor più drammatica. In queste aree geografiche si richiedono ancor più redditi familiari netti mensili (9,7) per acquistare un’auto nuova, mentre in Lombardia e nel Trentino-Alto Adige ne servono solo 6,7.