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Bugatti, il sogno della Formula 1 che portò al fallimento

L'incredibile storia della Bugatti Type 251
L’incredibile storia della Bugatti Type 251 (Fonte: Twitter) – Autoruote4x4.com

L’incredibile storia della Bugatti, che riuscì a competere un mondiale di Formula Uno con la vettura più veloce del mondo, per una singola gara.

Esiste una fortissima connessione tra il mondo delle case automobilistiche e la Formula Uno. Quasi tutti i grandi marchi del settore infatti, nel corso dei decenni hanno portato le loro vetture a competere nelle gare di questa categoria.

Anche Bugatti, la storica azienda costruttrice, decise a un certo punto di far cimentare i suoi ingegneri in questa avventura anche se purtroppo questa iniziativa si rivelò ben presto uno dei più grandi fallimenti dell’azienda.

La Bugatti infatti è riuscita a prendere parte a una singola gara del campionato del mondo di Formula Uno, il gran premio di Francia che si è tenuto nel 1956. Per l’occasione il team della casa automobilistica aveva progettato la Bugatti Tipo 251, un modello concepito espressamente per poter competere a grandi livelli.

Al momento della sua uscita, la Bugatti Tipo 251 era infatti la macchina più veloce del mondo, per i test effettuati, e quella che aveva al suo interno la tecnologia più avanzata che il mercato poteva offrire. Ma il problema fu anche questo, le sue prestazioni fuori dalla norma.

La Bugatti puntava davvero a vincere il campionato, e ingaggiò il campione del mondo uscente

Per riuscire infatti a sviluppare un simile prodigio di tecnica e velocità, Bugatti iniziò a investire tantissimi soldi, troppi. Tra l’altro la Bugatti, che puntava davvero a vincere il campionato, non ingaggiò un pilota qualunque, ma quello che era in quel momento il campione del mondo in carica, Trintignant.

I primi test su strada fatti dal pilota rispettarono le attese: la Bugatti sorprese tutti per le incredibili velocità che riusciva a raggiungere.

Bugatti Type 251
Bugatti Type 251 (Fote: Twitter) – Autoruote4x4.com

I problemi alla vettura costarono tantissimo, e convinsero la Bugatti ad abbandonare l’impresa

Purtroppo fin dall’inizio i problemi meccanici si rivelarono il vero tallone d’Achille della vettura, e impedirono al pilota francese di poter davvero competere. Basti solo pensare che alla griglia di partenza si classificò in penultima posizione e durante la gara, si verificarono dei guasti all’acceleratore che lo costrinsero a ritirarsi.

In quel momento la Bugatti, dopo aver investito oltre sessanta milioni di Franchi per riparare l’auto, decise di abbandonare il mondo della Formula Uno, per paura che i danni economici aumentassero nel tempo fino a mandare in bancarotta la casa automobilistica.