Home » Semafori intelligenti, Google aiuterà a regolare il traffico | Adesso sì che sembra una smart city

Semafori intelligenti, Google aiuterà a regolare il traffico | Adesso sì che sembra una smart city

Semafori intelligenti
Semafori intelligenti – autoruote4x4.com (immagine Freepick)

Nelle città smart del futuro i semafori saranno autonomi nel regolare i flussi di traffico grazie ai dati in tempo reale offerti da Google.

Già nel 2021, con Roberto Gualtieri, si parlava di semafori intelligenti per decongestionare le strade di Roma utilizzando i dati e tecnologie di Google. La partnership con “Big G” prevedeva un collegamento della rete semaforica con un sistema in grado di evitare ingorghi sfruttando le informazioni processate dai satelliti di Mountain View.

La mole di dati raccolti da Google attraverso le reti cellulari e i satelliti offrono alle città nuove opportunità. I problemi di congestione che affliggono, non solo a Roma, le strade ad alto traffico nelle ore di punta potrebbero essere mitigati grazie al lavoro di monitoraggio in tempo reale del traffico, adeguando quindi dinamicamente le fasi semaforiche in base alle rilevazioni istantanee rese disponibili da Google.

Questo innovativo sistema consentirebbe di minimizzare le code riducendo i tempi di attesa alle intersezioni e di ottimizzare i flussi in un sistema di trasporto dinamico e flessibile. Oltre ai tempi di percorrenza, il sistema permetterebbe di ridurre l’impatto ambientale legato allo stazionamento in coda di veicoli fermi a motore acceso.

Tra i progetti in ambito ITS (Intelligent Transportation Systems) i semafori intelligenti risultano interessanti non solo per la gestione efficiente dei flussi di traffico, per la riduzione degli incidenti stradali e per le minori emissioni connesse a minori tempi di viaggio, ma anche per la possibilità di raccogliere (grazie alla rete di sensori) numerose informazioni sulla qualità dell’aria, sull’inclinazione del terreno, sulla presenza di vibrazioni e sui potenziali eventi ambientali drastici ad esse connessi.

Il caso di Atene

La regione dell’Attica ha la più alta densità di abitanti di tutta la Grecia con ben 3.8 milioni su 10.64 milioni di residenti del paese. Nell’area metropolitana di Atene vivono circa 3,15 milioni di persone e, nonostante le brevi distanze, i problemi di congestione derivanti dall’alto traffico sono molto frequenti soprattutto nelle ore di punta.

Atene ha però recentemente iniziato un ambizioso progetto di collaborazione con Google che utilizzerà i dati in tempo reale per determinare la durata del semaforo verde e rosso ad ogni incrocio in base al flusso delle auto, aiutando a decongestionare le arterie stradali nell’intera regione Attica. Secondo Kimon Logothetis, consulente per la sicurezza stradale della regione, intervistato dalla ERT1, il coinvolgimento di Google migliorerà l’accuratezza dei tempi di arrivo stimati e dei suggerimenti sui percorsi alternativi in Google Maps, tutto a vantaggio degli automobilisti. La capitale greca si appresta quindi a diventare una vera smart city.

Elaborazione del percorso Google Maps
Elaborazione del percorso Google Maps – autoruote4x4.com (estratto di mappa Google Maps)

I rischi connessi alla massiccia raccolta di dati

Ogni volta che si parla di grandi colossi IT viene da chiedersi se i tanti dati che, più o meno regolarmente, diamo in pasto ai loro algoritmi siano al sicuro o no. Con i semafori intelligenti governati da Google le nostre città potrebbero fare grandi passi avanti verso l’efficientamento, ma con la solita incertezza legata sul tipo di utilizzo che “Big G” può fare delle tante informazioni raccolte.

Sui dispositivi con GPS attivo Google raccoglie già una massiccia quantità di dati registrando tempi e orari degli spostamenti, password, conversazioni e, con le dovute autorizzazioni, anche i dialoghi degli utenti. Se si condivideranno con l’azienda americana anche i dati delle nostre città, bisognerà fare molta attenzione a come questi dati verranno trattati. Un database così ricco di informazioni potrebbe far gola a pirati informatici di tutte le specie, cosa accadrebbe se la sicurezza del sistema venisse violata?