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IL MARCHIO HUMMER VENDUTO AI CINESI
| 04 luglio 2009 17:54

HUMMEL? SI, GLAZIE!
Se provassimo a chiedere a qualcuno cosa abbiano in comune lo scomparso dittatore iracheno Saddam Hussein, l'attuale governatore della California (ed ex-Terminator) Arnorld Scwarzenegger e la General Motors, pochi saprebbero dare una risposta, ma ad un'attenta analisi la soluzione al quesito (per quanto bizzarro possa sembrare a prima vista) non è così difficile da individuare. Questi tre elementi infatti, seppur in maniera del tutto inconsapevole e indipendente l'uno dall'altro, sono stati i fautori della più vasta operazione di marketing mai realizzata in campo automobilistico alla fine del secolo scorso appena archiviato. Per chi non avesse ancora intuito a cosa ci riferiamo, scopriamo subito le carte: stiamo parlando del lancio su scala mondiale di quello che sarebbe diventato il fuoristrada più potente, esclusivo e sognato dalla maggior parte degli appassionati di off-road: l'Hummer H1, apparso sugli schermi di tutto il mondo nel corso della prima Guerra del Golfo,
per divenire in breve tempo uno status-symbol di Hollywood proprio grazie a Governator, fino ad approdare sui mercati di tutto il mondo dopo essere entrato a far parte della galassia GM nell'estate del 1999. Dopo aver superato la soglia dei 165.000 esemplari di H1 venduti alle forze armate di tutto il mondo (sia statunitensi che di oltre 40 paesi esteri amici) in oltre 50 configurazioni diverse, e una timida apparizione sul mercato civile (dove il brand si è affermato inizialmente con l'H2 e, più recentemente, con l'H3), anche l'Hummer ha iniziato ad avvertire i sintomi della crisi. I primi segnali sono arrivati nell'autunno 2006, quando cessa la produzione del mastodontico H1
riservato al mercato civile, seguita successivamente dalla fase di stallo (dopo il boom iniziale) dell'H2 e dal mancato decollo dell'H3 che, seppur considerato un 4x4 smallsize nella famiglia Hummer, ha avuto anche sui mercati europei un'accoglienza tiepida probabilmente a causa della mancanza di un propulsore a gasolio.
Esattamente dieci anni dopo l'acquisizione da parte della General Motors anche l'Hummer passa di mano per migrare dall'altra parte dell'oceano. Agli inizi dello scorso giugno infatti la GM ha annunciato con un comunicato ufficiale di avere ceduto il marchio Hummer alla compagnia cinese Sichuan Tengzhong, azienda specializzata nella produzione di veicoli speciali e componenti industriali. Le prime anticipazioni erano già apparse sul New York Times verso la fine di maggio quando la GM (ormai sotto il controllo statale) era alla ricerca di acquirenti per i suoi marchi più prestigiosi. Purtroppo le vendite dell'Hummer, dopo i successi degli anni precedenti, erano diminuite vertiginosamente fino a registrare nel corso del 2008 un crollo del 51% sul mercato nordamericano, per cui anche le quotazioni del brand (valutate dagli analisti più accreditati attorno ai 500 milioni di dollari) hanno subito una netta contrazione e da alcune indiscrezioni sembra che la Sichuan abbia sborsato solo 100 milioni di dollari. La vendita dovrebbe essere definitivamente formalizzata entro il terzo trimestre dell'anno e la GM ha assicurato che, proprio grazie a questa operazione, saranno garantiti gli oltre 3.000 posti di lavoro che gravitano attorno al marchio Hummer negli Stati Uniti. Stalemo a vedele...
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